Il cratere di Wolfe Creek

Il Segreto Caduto dal Cielo: Misticismo e Leggende al Cratere di Wolfe Creek
Sommario Articolo
- 1 Il Segreto Caduto dal Cielo: Misticismo e Leggende al Cratere di Wolfe Creek
- 2 Il Contesto Geografico e Culturale: Una Cicatrice nella Terra Rossa e un Centro di Energia
- 3 Curiosità e Dati: Un Impatto Cataclismatico e Frammenti dal Cosmo
- 4 Tradizioni e Usi: Il Tempo del Sogno e le Storie di Kandimalal
- 5 Esperienze da Vivere: Silenzio Assoluto, Cieli Stellati e Riflessione Profonda
- 6 Connessioni Storiche e Artistiche: Dalla Genesi Cosmica all’Arte del Dreamtime
- 7 Target di Riferimento: Esploratori dell’Infinito, Geologi, Astronomi e Ricercatori di Storie Antiche
- 8 Suggerimenti e Consigli: Un Viaggio nella Vera Australia Selvaggia e Remota
L’Australia è una terra che offre stimoli e contrasti infiniti, paesaggi sconfinati che spaziano dalle barriere coralline alle foreste pluviali, con colori armonici e bellezza da lasciare senza fiato; offre luoghi che sfuggono all’immaginazione, perchè nascosti nel suo immenso e spesso, inaccessibile entroterra, luoghi capaci di sfidare la comprensione e la conoscenza, di stimolare l’immaginazione e di calarci in esperienze indimenticabili.
Provate a dimenticare le folle, i percorsi battuti e i paesaggi già visti ed addentriamoci in un angolo remoto del Western Australia, spingendoci fino al confine con il Northern Territory, per calarci in un luogo denso di significato spirituale e scientifico, che ci svela un segreto piovuto giù dal cielo e ci pone di fronte alla potenza suprema della natura: il cratere di Wolfe Creek, uno dei dieci luoghi segreti dell’Australia, di cui vi abbiamo già sommariamente raccontato
Sicuramente questa meta è meno nota di Uluru o di Kata Tjuta, ma siamo certi che resterete esterrefatti di fronte alla maestosità dello spettacolo che vi troverete di fronte: sarete immersi nel fascino di un viaggio attraverso le ere geologiche intrecciate alle leggende aborigene, vi calerete in una esperienza dal fascino autentico e mistico, in grado di catturare l’interesse di chiunque cerchi esperienze vere, genuine e cariche di storia.
Il Contesto Geografico e Culturale: Una Cicatrice nella Terra Rossa e un Centro di Energia
Il cratere di Wolfe Creek (in inglese, Wolfe Creek Crater), è anche noto ai custodi tradizionali del luogo come Kandimalal, ed è collocato geograficamente all’interno della regione del Kimberley, nel vasto e desolato paesaggio del Deserto di Sturt Stony, una regione remota del Western Australia nord-orientale, al limite del Gran Deserto Sabbioso. Si presenta come una vera e propria “cicatrice” nella piatta distesa di terra rossa del deserto, dalla forma quasi perfettamente circolare ed è annoverato come il secondo cratere da impatto meteoritico più grande al mondo.
Molti i frammenti di meteorite qui recuperati ed analizzati ed è considerato tra i meglio conservati al mondo. Il suo diametro misura circa 875 metri ed il bordo si eleva per circa 25 metri sopra la pianura circostante, mentre il centro appare come una depressione di circa 50 metri più in basso rispetto al bordo.
Geograficamente e visivamente, appare come un’anomalia della terra assolutamente impattante e sorprendente in un ambiente altrimenti monotono, caratterizzato da una piattezza quasi assoluta data dalla natura desertica dei luoghi, interrotta solo da basse creste e dalla vegetazione rada e resistente del deserto. Per esplorare questi luoghi bisogna armarsi di spirito d’avventura, consapevoli che l’accesso a questi luoghi è una sfida assoluta: sono raggiungibili, infatti, solo attraverso lunghe e impegnative strade sterrate, per lo più percorribili con veicoli 4WD.
L’area circostante il cratere è la terra tradizionale del popolo Jaru, per il quale il sito riveste un profondo significato culturale, spirituale e cerimoniale. Kandimalal non è considerata semplicemente una formazione geologica; questo è percepito come un centro di energia, un luogo sacro, intriso di narrazioni che si perdono nella notte dei tempi, un sito potente che evoca timore e religioso rispetto, da preservare. Tutto ciò è ormai parte integrante del loro Dreaming e della loro connessione con la Country.
La sua remota e quasi inaccessibile posizione ha contribuito a difendere, proteggere e tutelare sia la sua integrità fisica che il suo valore culturale per i custodi tradizionali, mantenendolo lontano dal turismo di massa e rendendolo così ancora più misterioso ed affascinante.
Curiosità e Dati: Un Impatto Cataclismatico e Frammenti dal Cosmo
Wolfe Creek stimola fortemente la curiosità dal punto di vista scientifico più evidente per la sua origine naturalmente cosmica. Pare che il cratere sia stato generato circa 300.000 anni fa, dall’impatto violento di un meteorite ferroso, la cui una massa è stata stimata di oltre 50.000 tonnellate, che si è schiantato sulla superficie terrestre ad una velocità di circa 15 chilometri al secondo.
L’energia rilasciata nell’impatto è stata di una potenza tale da essere considerata molte centinaia di volte superiore a quella di una bomba atomica, ed è stata capace, non solo di vaporizzare la maggior parte del meteorite e, ma anche di scavare istantaneamente una enorme depressione nel terreno, trasformando completamente la morfologia del territorio, sollevandone il bordo e polverizzando le rocce circostanti fino a 200 metri di profondità.
Molti frammenti del meteorite sono stati trovati nelle vicinanze, spesso sotto forma di piccole sfere arrugginite di ossido di ferro (chiamate “shale balls”) diffuse e disperse nelle aree circostanti, spesso fuse nel bordo del cratere a causa delle elevate temperature generate dallo schianto. L’immagine che ci ha regalato questo fenomeno naturale così raro e potente è indescrivibile per le emozioni che è capace di suscitare, ci consolida la consapevolezza che siamo una piccola parte di una immensità, quella della natura, di fronte alla quale siamo inermi spettatori esterrefatti.
I frammenti rinvenuti sono da sempre stati oggetto di studio da parte degli scienziati sia per meglio comprendere il fenomeno accaduto nella storia geografica e morfologica di questi territori così intensi e suggestivi, sia per analizzare i materiali che li compongono. L’analisi chimica ha persino rivelato la presenza di due minerali di nichel rari e precedentemente sconosciuti.
La scoperta di questo luogo così fantastico è di relativamente recente datazione: risale infatti appena al 1947, anno in cui durante una normale indagine ed esplorazione aerea dell’area fu avvistato questo immenso cratere per la prima volta, lasciando gli esperti letteralmente a bocca aperta. Ci è voluto davvero poco a prendere atto della sua unicità e della sua maestosità ed a comprenderne la sua natura di cratere da impatto meteorico, secondo al mondo per la sua imponenza e per la quantità di frammenti generati, raccolti ed analizzati.
Quest’area sembra essere legata ad un aneddoto storico interessante legato alla vicenda del “Yellow Dog Dingo”, (Canis lupus dingo), mammifero della famiglia dei canidi, di origine probabilmente asiatica ed introdotto dall’uomo in Australia. Sono stati rinvenuti fossili risalenti a 4000 anni fa ma pare che vi sia stabilito in tempi recenti, negli anni ’20, portato da navigatori.
Ben accolto dagli aborigeni, è stato da sempre considerato una specie capace di scrutare nel soprannaturale, di avvertire l’avvicinarsi degli spiriti maligni e che fosse esso stesso capace di incarnare il bene ed il male, di diventare un demone assassino di spiriti e di umani.
Tradizioni e Usi: Il Tempo del Sogno e le Storie di Kandimalal
Attorno a questo luogo fantastico molteplici sono le storie e le leggende che si sono intrecciate nel tempo. Il popolo Jaru lo considera non un luogo generato da un violento impatto cosmico ma una manifestazione potente del Dreamtime, filosofia ancestrale degli Aborigeni ispirata a quella che oggi definiamo sostenibilità ambientale, ad una vita in connessione profonda con la Terra dove la natura, l’arte e la narrazione sono mappe culturali e leggi di vita.
Kandimalal è infatti profondamente radicato nelle loro tradizioni orali, nelle arti e nei canti. Una delle leggende più note narra che sia il cratere, sia i vicini Wolfe e Sturt Creek siano stati creati dal passaggio di due enormi Serpenti Arcobaleno che attraversarono il deserto nel Tempo del Sogno. Secondo questo racconto, uno dei serpenti emerse dalla terra proprio nel punto dove ora si trova il cratere, formando l’enorme depressione circolare prima di immergersi nuovamente nella terra e spostarsi.
Un’altra storia, sicuramente più di recente, ma non meno suggestiva ed ormai considerata anch’essa parte delle tradizioni orali del posto, narra di una stella molto luminosa, la stella del vespro, che, avvicinatasi troppo alla luna nel cielo del Dreamtime, divenne così bollente da cadere sulla Terra, provocando una fortissima esplosione capace di generare Kandimalal. Questa storia è ormai così radicata nello scenario collettivo da essere rappresentata nelle varie forme d’arte della regione.
Questi racconti non sono solo semplici favole: devono essere considerati come la costante ricerca di spiegazioni profonde della natura di un territorio così unico, la ricerca della ragione per cui si è formato quel paesaggio così suggestivo. Queste ragioni fantastiche sono intrise di significato spirituale e profondamente connesse al sistema di credenze ed ai cerimoniali del popolo Jaru. Il cratere deve essere considerato come un “luogo di potere”, dove la natura afferma la sua superiorità, un sito che richiede ed impone rispetto e tutela delle storie, delle leggende e delle leggi tradizionali associate a questi luoghi.
Il misticismo e la potenza che questo luogo è capace di emanare ha imposto storicamente una sorta di cautela nell’avvicinarsi a questi luoghi e perfino ad evitarli in determinati contesti cerimoniali o in determinate circostanze. Le tradizioni orali tramandate di generazione in generazione hanno preservato la memoria storica ed il significato culturale di questo luogo unico nel cuore della loro Country, nel rispetto della natura indigena del paesaggio da tutelare e preservare attraverso la profonda conoscenza di esso per preservarlo da ogni contaminazione possibile conseguente all’arrivo della scienza occidentale.
Esperienze da Vivere: Silenzio Assoluto, Cieli Stellati e Riflessione Profonda
Esplorare e visitare il cratere di Wolfe Creek è una vera e propria esperienza immersiva, focalizzata sulla totale compenetrazione nella vastità e nel silenzio quasi totale del paesaggio dell’outback e sulla estasiante contemplazione del dualismo della sua natura scientifica e spirituale allo stesso tempo.
L’attività da non perdere è una salita fino al bordo del cratere per comprendere realmente la sua dimensione impressionante per poi concedersi una camminata lungo il bordo e riuscire, così, a percepire dall’alto la sua perfetta forma: sicuramente si tratta di una passeggiata impegnativa per la salita ripida e rocciosa, che richiede attenzione e cautela, ma la cosa certa è che da lassù la vista dall’alto è mozzafiato e offre una visuale unica e complessiva di questa anomalia del territorio che lo rende così speciale.
Per i più temerari è possibile anche scendere prudentemente verso il centro del cratere, sempre se autorizzati e prestando grande attenzione perchè si tratta di un percorso piuttosto impervio e difficile, spesso scoraggiato e non ufficialmente abilitato sia per questioni di sicurezza, sia per un innato rispetto della spiritualità di questi luoghi. Giunti però nella depressione centrale del cratere si assiste ad un vero spettacolo della natura che offre un’oasi inaspettata di vegetazione più densa di acacie e melaleuche, alimentata da riserve idriche sotterranee.
Qui non si tratta di mera visita dei luoghi ed osservazione geologica: giunti sul bordo del cratere si viene avvolti da una esperienza sensoriale profonda che immerge in una altrettanto profonda spiritualità. Di fronte alla vastità pianeggiante del deserto, circondato dall’immensità e dalla potenza del deserto che si estende fino all’orizzonte perdendosi sotto un cielo sconfinato, si avverte il suono del silenzio, un senso palpabile di isolamento, di pace profonda e un senso di piccolezza e di umiltà di fronte alle forze naturali e cosmiche.
Il paesaggio si veste di scene meravigliose sotto gli effetti di luce generati dal sole: l’alba ed il tramonto sono pittori capaci di dipingere figure incredibile generate dalla proiezione sul cratere di ombre lunghe e dai colori drammatici.
Ma non finisce qui. In un luogo così sconfinato, immersi nella terra incontaminata e priva di qualsiasi forma di inquinamento luminoso, Wolfe Creek si presta perfettamente come osservatorio astronomico d’eccellenza: qui la Via Lattea risplende con una chiarezza incredibile, le stelle appaiono talmente vicine da essere palpabili, si ha la sensazione di poterle toccare ed afferrare. Qui si percepisce davvero l’immensità del cosmo sopra di noi.
In questo luogo incontaminato non vi sono strutture ricettive turistiche significative o attività commerciali nelle immediate vicinanze e questo rende ancora più significativa ed unica l’esperienza autentica di immersione nella natura vera, una vera esperienza wilderness. Alcuni tour operator specializzati nell’outback remoto includono Wolfe Creek nei loro itinerari ed offrono la possibilità di visitare questi luoghi straordinari accompagnati da guide esperte che, previa autorizzazione e con profondo rispetto per le tradizioni, condividono alcune delle storie locali e garantiscono la sicurezza in un ambiente così remoto.
Connessioni Storiche e Artistiche: Dalla Genesi Cosmica all’Arte del Dreamtime
La storia di Wolfe Creek è da sempre pervasa da una forte dicotomia, un contrasto tra misticismo e scienza, un intrigante intreccio tra tempi remoti e tempi relativamente recenti che vede la narrazione e la tradizione indigena anticipare di millenni la comprensione scientifica dell’Occidente
Questa accesa dualità tra “due mondi” che vede da un lato la narrazione indigena basata sul Dreamtime e dall’altra parte la spiegazione scientifica basata sull’evidenza fisica cosmica, convive ormai da tempo immemore in questo luogo e nei tempi è riuscita a trovare modi di coesistere talvolta in dialogo aperto tra loro, talvolta in contrasto, come ad esempio dimostrato da alcune fonti che citano le diverse interpretazioni relative alla storia della “stella”.
La storia più antica di questo territorio è quella legata alle leggende Jaru sul Dreamtime, secondo cui la sua origine è attribuita a potenti figure quali il Serpente Arcobaleno o la stella caduta (Kandimalal), storie collocate nel tempo a migliaia di anni fa, in un’era di gran lunga antecedente alla caduta del meteorite. L’impatto stesso rappresenta un evento geologico di una violenza straordinaria ed inimmaginabile avvenuto 300.000 anni fa, plasmando il paesaggio con un segno indelebile e profondo, in un passato remoto, molto prima dell’arrivo dell’uomo in Australia.
La storia più recente inizia con l’arrivo degli europei e la loro “scoperta” scientifica del cratere nel 1947 con la successiva, doverosa istituzione del Parco Nazionale per proteggere il sito.
Kandimalal ed il maestoso cratere, le storie e le leggende del Dreamtime, sin dai tempi remoti, hanno ispirato gli artisti aborigeni, soprattutto del popolo Jaru e delle aree limitrofe e stimolato la loro creatività a rappresentarle e tramandarle attraverso le opere d’arte. Attraverso simboli e stili tradizionali questa cultura ha raccontato la connessione del popolo con la Terra e le sue origini cosmiche e spirituali.
La notorietà di questi luoghi, in tempi recenti, è stata legata al film horror australiano “Wolf Creek” del 2005, liberamente ispirato ad eventi reali ma ambientato in una zona artefatta del cratere, creando così una fama non proprio precisa dal punto di vista culturale. Sebbene si tratti di una finzione macabra che non rappresenta in maniera veritiera lo spirito autentico di questi luoghi, il film è riuscito comunque a raggiungere un pubblico ampio, a portare il nome del cratere nel mondo, a creare una nuova e probabilmente distorta visione della connessione tra un luogo denso di spiritualità e sacralità e un’icona della cultura popolare contemporanea, stimolando certamente la curiosità di appassionati e visitatori.
Resta di fondamentale importanza avere la capacità critica di distinguere la netta differenza tra la finzione del film e la profonda importanza spirituale, culturale e scientifica di questo sito unico nel suo genere.
Target di Riferimento: Esploratori dell’Infinito, Geologi, Astronomi e Ricercatori di Storie Antiche
Il cratere di Wolfe Creek non è una destinazione per tutti. Attrae un viaggiatore di nicchia, audace, temerario e profondamente interessato a:
- Geologia e Astronomia: Persone affascinate dai crateri da impatto, dalla storia del nostro sistema solare e dall’osservazione del cielo notturno incontaminato, che qui offre uno spettacolo a dir poco impareggiabile.
- Culture Aborigene e Misticismo: Appassionati che desiderano comprendere e connettersi con le antiche narrazioni del Dreamtime, immergersi nel significato spirituale dei luoghi naturali e scoprire il legame profondo tra le popolazioni indigene e la loro terra.
- Avventura Estrema e Remoteness: Viaggiatori che cercano l’isolamento, che amano la sfida per raggiungere luoghi difficili e l’esperienza di trovarsi in un ambiente selvaggio, incontaminato e quasi surreale.
- Fotografia Paesaggistica e Notturna: Artisti e fotografi attratti dai paesaggi desolati, dalla luce drammatica, dalle forme geologiche uniche e dall’opportunità di fotografare cieli stellati incredibili e scenari unici nei colori e nelle forme.
- Viaggiatori Indipendenti (con 4WD) e Road Tripper: Visitatori ed esploratori esperti che desiderano affrontare il viaggio con i propri mezzi su lunghe distanze, godendo della libertà e della sfida dell’outback.
- Appassionati di Storie e Folklore: Interessati sia alle antiche leggende indigene sia alle storie più recenti legate alla “scoperta” del cratere e alla sua (impropria) connessione con la cultura popolare.
Questi luoghi attirano un pubblico rispettoso dell’ambiente e delle culture locali, preparato per l’autosufficienza e non alla ricerca di lussi o comodità. Chi arriva qui vuole vivere un’esperienza cruda e autentica, un incontro profondo con la natura, in un luogo di immensa storia e profondo significato.
Suggerimenti e Consigli: Un Viaggio nella Vera Australia Selvaggia e Remota
Visitare il cratere di Wolfe Creek è un’impresa seria che richiede preparazione meticolosa, rispetto e una buona dose di avventura. Non è una gita dell’ultimo minuto.Ricorda che per entrare nel continente è obbligatorio possedere un visto per l’Australia turistico valido; assicurati di richiederlo con sufficiente anticipo.
- Veicolo 4WD Obbligatorio: L’accesso è attraverso la Tanami Road, una pista sterrata molto lunga (circa 150 km da Halls Creek) e spesso in pessime condizioni perchè molto ondulata e sabbiosa in alcuni tratti. È assolutamente essenziale dotarsi di un veicolo 4WD affidabile, robusto e ben equipaggiato.
- Autosufficienza Totale: In questi luoghi, fino al cratere, non ci sono assolutamente servizi ed è difficile procurarsi carburante, acqua, cibo, riparazioni. Dovete portare con voi tutto il necessario per l’intera durata del viaggio, andata e ritorno: carburante sufficiente (considerate un’elevata autonomia), abbondante scorta d’acqua (molto più di quanto pensiate necessaria, il caldo e la secchezza sono intensi), cibo, attrezzatura da campeggio completa (se intendete pernottare nell’area di campeggio essenziale al cratere), un kit di pronto soccorso completo e pezzi di ricambio essenziali (specialmente pneumatici, data la natura della strada).
- Comunicazioni: La copertura dei telefoni cellulari è totalmente assente al di fuori dei pochi centri abitati come Halls Creek. Portate un telefono satellitare o un dispositivo di comunicazione di emergenza (come un PLB – Personal Locator Beacon). È fondamentale informare qualcuno del vostro itinerario in maniera dettagliata, dei tempi e degli spostamenti previsti e di quando dovrebbero allertare le autorità se non avete dato notizie.
- Permessi e Rispetto Culturale: Verificate se sono necessari permessi per attraversare terre aborigene lungo il percorso verso il cratere. Il cratere stesso, come Kandimalal, è un luogo sacro per il popolo Jaru: comportatevi con il massimo rispetto, rimanete sui sentieri segnati, non disturbate l’ambiente e non portate via assolutamente nulla, nemmeno sassi o frammenti, anche se la tentazione dei “meteoriti” potrebbe essere forte. Non è permesso e non è rispettoso.
- Sicurezza: Conformemente al clima tipico dell’outback australiano, qui le temperature possono essere estreme, specialmente in estate nei mesi da marzo a ottobre, rendendo il viaggio potenzialmente pericoloso. Evitate di visitare nei mesi più caldi. Siate consapevoli dei pericoli legati al caldo, alla disidratazione rapida e all’isolamento. La salita sul bordo del cratere è ripida e con rocce smosse; procedete con estrema cautela. Stare da soli in un luogo così remoto comporta rischi; siate preparati.
- Stagionalità: La stagione secca, che va da maggio a ottobre, è il periodo migliore per visitarlo, quando le temperature sono più sopportabili e le strade sono generalmente aperte e praticabili con un 4WD, anche se restano sempre e comunque impegnative.
- Pianificazione: Pianificate il viaggio con largo anticipo. Verificate sempre e all’ultimo minuto le condizioni delle strade e le eventuali chiusure con le autorità locali o i centri informazioni per i visitatori a Halls Creek o Fitzroy Crossing.
Il cratere di Wolfe Creek è molto più di un semplice sito geologico; è un luogo speciale dove il cosmo ha incontrato la Terra, dove l’eco di un impatto cataclismatico si fonde con le storie millenarie del Dreamtime. È Kandimalal, un luogo di potere, di bellezza selvaggia, di potenza esplosiva della natura e di profondo significato spirituale. È una destinazione che promette non solo un’avventura nell’outback più profondo, ma anche un viaggio nel tempo, nella scienza e nello spirito, dentro sè stessi fino ad offrire un’esperienza mistica, impegnativa, profonda ed indimenticabile per chi è preparato e pronto ad accoglierla con rispetto e meraviglia. Un vero e proprio segreto caduto dal cielo, in attesa di essere scoperto.