La Tanami Road: il percorso polveroso verso il cuore dell’outback

Sommario Articolo
- Un Viaggio nell’Anima Rossa dell’Outback
- Il contesto geografico e culturale: un filo rosso attraverso la vastità e un silenzio che parla
- Curiosità e dati: oltre i 1000 km di polvere, sfide e tesori nascosti
- Tradizioni e usi: la strada attraverso antiche culture e storie viventi
- Esperienze da vivere: la sfida polverosa, il silenzio ingannevole e le voci dell’outback
- Connessioni storiche e artistiche: dalle vie del bestiame all’arte contemporanea che narra il paese
- Target di riferimento: i veri avventurieri dell’outback, pronti alla sfida e alla scoperta
- Suggerimenti e consigli: prepararsi per la sfida della Tanami e viaggiare in modo responsabile
- Domande frequenti (FAQ) sulla Tanami Road
Un Viaggio nell’Anima Rossa dell’Outback
Nel vasto e solitario cuore dell’Australia, dove l’orizzonte si estende all’infinito sotto un cielo immenso, esistono strade che sono più di semplici collegamenti tra punti geografici: sono esperienze, sfide e portali verso paesaggi e culture remote. La Tanami Road è proprio una di queste. Lunga, polverosa e a tratti brutale, non è un percorso per i deboli di cuore o per i veicoli non preparati, ma per coloro che osano affrontarla, offre un’immersione autentica nella vastità dell’outback, l’incontro con comunità indigene remote e l’accesso a meraviglie nascoste, tra cui il mistico cratere di Wolfe Creek. È il percorso polveroso verso il vero cuore rosso dell’Australia.
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Il contesto geografico e culturale: un filo rosso attraverso la vastità e un silenzio che parla
La Tanami Road, conosciuta anche come Tanami Track o Tanami Highway, è una strada prevalentemente sterrata, non asfaltata che si estende per circa 1000 chilometri, collegando la Great Northern Highway nel Western Australia, vicino a Halls Creek, con la Stuart Highway nel Northern Territory, a nord di Alice Springs. Attraversa gran parte del vasto e arido Deserto di Tanami, un paesaggio che affascina per la sua monotonia ipnotica e i suoi dettagli sottili: distese infinite di spinifex dorato e color ruggine che ondeggiano al vento, interrotte da basse creste rocciose, pianure sabbiose dove il rosso intenso della terra cattura la luce in modo drammatico e occasionali acacie e alberi del deserto proiettano ombre corte e taglienti nelle ore centrali del giorno.
Geograficamente, è una distesa apparentemente piatta, ma in realtà nasconde una sorprendente varietà ecologica per un deserto, inclusi importanti aree umide interne, accessibili tramite deviazioni. Culturalmente, la Tanami Road attraversa terre che sono state la patria di popolazioni aborigene per decine di migliaia di anni. Nel Northern Territory, gran parte del percorso attraversa terre Aborigene Freehold, appartenenti in particolare al popolo Warlpiri, custodi di storie e tradizioni millenarie legate a questo paesaggio.
Anche nel Western Australia, attraversa terre tradizionali e aree pastorali. Lungo la strada si trovano remote comunità aborigene come Yuendumu (NT), Balgo (WA) e Billiluna (WA), punti di riferimento culturali e sociali in questa vasta solitudine. La strada stessa, in molti tratti, segue antichi percorsi tradizionali o vie utilizzate in epoche più recenti per la pastorizia, intrecciando così storia moderna e millenaria in un paesaggio dove il silenzio è così profondo da sembrare che parli.
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Curiosità e dati: oltre i 1000 km di polvere, sfide e tesori nascosti
Con una lunghezza ufficiale di circa 1035 km, la Tanami Road è una delle strade più lunghe e significative dell’outback australiano. Nonostante il nome “Highway”, la maggior parte del suo percorso è costituito da una superficie di terra battuta e ghiaia che mette a dura prova veicoli e nervi, con solo brevi tratti asfaltati, principalmente all’estremità del Northern Territory. Sono in corso lavori di miglioramento e asfaltatura, ma gran parte del suo fascino e della sua sfida, risiede proprio nella sua natura non asfaltata, che la rende un vero percorso di avventura.
Una curiosità notevole è che la Tanami Road segue in gran parte un’antica rotta di trasferimento del bestiame, utilizzata in passato per portare il bestiame dalle remote stazioni dell’outback ai mercati, un’eco della dura vita dei drovers. Lungo il suo percorso, o con brevi deviazioni, si trovano punti di interesse di grande rilevanza che spezzano la monotonia e offrono spunti unici:
- Il cratere di Wolfe Creek, il secondo cratere da impatto meteoritico più grande al mondo con frammenti recuperati, un’imponente cicatrice geologica, situato a soli 23 km da una deviazione cruciale dalla Tanami Road.
- Lake Gregory (Paruku), un vasto sistema di zone umide interne di importanza internazionale per la sua incredibile avifauna, un’oasi di vita inaspettata nel cuore arido, accessibile tramite una deviazione significativa posta a nord sulla Canning Stock Route. Qui sono state registrate oltre 73 specie di uccelli acquatici, rendendolo un paradiso per i birdwatcher.
- La comunità di Balgo ospita la Warlayirti Artists Aboriginal Corporation, considerata una delle gallerie d’arte aborigena più remote e rinomate al mondo. Un punto focale di creatività e cultura nel mezzo del nulla.
Affrontare la Tanami Road richiede una pianificazione logistica rigorosa che si basa su dati vitali. La tratta più lunga senza rifornimento di carburante può superare i 600 chilometri tra Billiluna (WA) e Yuendumu (NT), un dato cruciale che evidenzia la necessità di trasportare ingenti quantità di carburante extra. La storica stazione di servizio e ristoro di Rabbit Flat Roadhouse, per decenni un’icona, un punto di sosta leggendario e l’unico riferimento umano su un lungo tratto, ha chiuso permanentemente, aumentando ulteriormente le sfide e il senso di isolamento. Lungo la strada si possono avvistare cammelli selvatici, discendenti di quelli importati nel XIX secolo, e una varietà di fauna notturna che emerge con il calar del sole.
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Tradizioni e usi: la strada attraverso antiche culture e storie viventi
La Tanami Road non è solo un corridoio fisico, ma attraversa un paesaggio intriso di storia umana e significato culturale profondo per le popolazioni aborigene che vi abitano o che hanno legami ancestrali con la terra. Il suo percorso si sovrappone ad antiche songlines e percorsi del Dreamtime, utilizzati per secoli per gli spostamenti attraverso il deserto, per trovare acqua, gestire il territorio e collegare siti cerimoniali. Ogni cresta, pozza d’acqua o formazione rocciosa può avere una storia, una leggenda, una connessione con gli esseri ancestrali.
Le comunità lungo la strada, come Yuendumu, terra del popolo Warlpiri, Balgo e Billiluna, sono centri vitali dove le tradizioni culturali continuano a fiorire nonostante le sfide della modernità e della remoteness. L’arte aborigena prodotta in queste aree è una forma potente di narrazione, che trasmette storie del Dreamtime, come quelle legate ai Serpenti Arcobaleno o alle origini del paesaggio, conoscenza del Country e storia contemporanea. Visitare una galleria d’arte comunitaria, come Warlayirti Artists a Balgo, non è solo acquistare un’opera, ma è un’opportunità preziosa per connettersi direttamente con la cultura locale, ascoltare, se possibile e con profondo rispetto, le storie dietro i dipinti e supportare l’indipendenza economica delle comunità.
È fondamentale comprendere che la terra attraversata dalla Tanami Road ha proprietari tradizionali. La gestione di queste terre si basa sulla legge e sulla consuetudine aborigena. Alcune aree, come i siti di campeggio vicino a Lake Gregory (Paruku), si trovano su Indigenous Protected Areas (IPA) gestite dagli stessi proprietari tradizionali, il popolo Walmajarri e altri gruppi legati a Paruku appunto, e richiedono permessi specifici per l’accesso o il campeggio.
Il rispetto per la terra, per i siti culturali, molti dei quali non segnalati, e per le comunità è un uso fondamentale da adottare quando si viaggia lungo la Tanami Road. La storia dei contatti con gli europei, inclusi i missionari (alcune comunità sono nate attorno a missioni) e i cercatori d’oro, ha avuto un impatto significativo sulle comunità e sulla loro struttura sociale, una storia complessa che fa parte del contesto umano della strada.
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Esperienze da vivere: la sfida polverosa, il silenzio ingannevole e le voci dell’outback
Guidare lungo la Tanami Road è l’esperienza principale, un’immersione totale che può richiedere da due a diversi giorni a seconda delle condizioni e delle soste. Non si tratta tanto della destinazione finale, quanto del viaggio in sé, una meditazione in movimento sulla vastità. È un’avventura nella solitudine palpabile e nella vastità quasi schiacciante dell’outback.
La strada è famosa per le sue severe ondulazioni, dette corrugations, un vero e proprio “calvario” che può far vibrare l’intero veicolo e ridurre la velocità a passo d’uomo in alcuni tratti, con un rumore costante di sferragliamento e vibrazione che mette a dura prova veicolo e passeggeri. Si incontrano anche zone di sabbia soffice dove la trazione è ridotta, attraversamenti di letti di fiumi secchi che possono nascondere ghiaia affilata o polvere profonda, e in alcune zone il famigerato “bull dust”, polvere finissima e impalpabile che si solleva in nuvole dense e riduce la visibilità a zero, costringendo a fermarsi e aspettare che si depositi.
Un aneddoto tipico di un viaggio sulla Tanami è rappresentato dal fatto che dopo ore di sobbalzi sulle corrugations, dopo aver visto il peggio, si entra in una sezione di bull dust: una nuvola rossa inghiotte il veicolo, non si vede più nulla per decine di secondi, si sente solo il suono del motore e la sensazione di galleggiare nella polvere. Quando si riemerge, ci si ritrova completamente coperti da un sottile strato rosso ovunque, anche all’interno dell’auto, nonostante tutte le precauzioni. Oppure, guidando nel tardo pomeriggio, esausti per le vibrazioni, ecco che spunta un’ombra tra gli spinifex: un cammello selvatico solitario, che si ferma a guardare i suoi ospiti per un attimo prima di svanire di nuovo nel paesaggio. Un promemoria che non si è mai veramente soli in questa terra.
Nonostante le sfide, l’esperienza visiva è potente e gratificante: paesaggi desertici che cambiano sottilmente tonalità e vegetazione, cieli immensi che offrono albe e tramonti spettacolari con colori che virano dall’oro all’arancio al viola in sfumature incredibili, e di notte, un’osservazione delle stelle impareggiabile grazie all’assenza totale di inquinamento luminoso: la Via Lattea è uno spettacolo incredibile che domina il cielo, le stelle sembrano più luminose e più numerose che altrove.
Le sorprese nascoste lungo il percorso includono la deviazione per il cratere di Wolfe Creek, un’esperienza quasi surreale; le deviazioni verso le zone umide come Lake Gregory/Paruku per gli amanti del birdwatching e per apprezzare ecosistemi inaspettati nel deserto; e la possibilità di visitare gallerie d’arte remote e connettersi con le comunità, sempre verificando in anticipo la possibilità di accesso e con il dovuto rispetto degli orari comunitari. Il campeggio in aree designate lungo la strada o vicino ai punti di interesse offre l’esperienza indimenticabile di trascorrere una notte sotto milioni di stelle in un silenzio quasi assoluto, interrotto solo dai suoni notturni dell’outback o dall’occasionale passaggio di fauna selvatica.
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Connessioni storiche e artistiche: dalle vie del bestiame all’arte contemporanea che narra il paese
La Tanami Road ha una storia relativamente breve come “strada” nel senso moderno, sviluppatasi su precedenti percorsi utilizzati dagli aborigeni e poi adattati per il passaggio del bestiame nell’era della pastorizia intensiva. La sua evoluzione riflette l’espansione dell’influenza europea nell’outback, legata anche alla cerca dell’oro, come nella zona di Halls Creek e alla miniera di The Granites, ancora attiva oggi, una presenza industriale significativa nel deserto.
Il “discovery” scientifico del cratere di Wolfe Creek, avvenuto relativamente tardi, nel 1947, e vicino al percorso della Tanami, evidenzia quanto remota fosse ancora quest’area e quanto profonda fosse la conoscenza indigena dei luoghi ben prima delle mappature occidentali. La storia della strada è anche intrecciata con l’esperienza delle missioni che si stabilirono nell’outback, influenzando profondamente la vita delle popolazioni aborigene, a volte fornendo servizi e rifugio, a volte alterando strutture sociali e culturali.
Oggi, una delle connessioni artistiche più forti lungo la Tanami Road è l’importanza delle gallerie d’arte nelle comunità aborigene. Luoghi come la Warlayirti Artists a Balgo non sono solo spazi espositivi, ma centri vitali per la produzione artistica, la conservazione delle storie del Dreamtime (il Tjukurrpa), la trasmissione della conoscenza del Country attraverso la pittura a puntini e altri stili, e l’empowerment economico e culturale delle comunità. L’arte prodotta qui è un riflesso diretto del paesaggio, delle leggende e delle esperienze di vita in queste aree remote, offrendo una connessione profonda e visiva con la terra che si attraversa.
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Target di riferimento: i veri avventurieri dell’outback, pronti alla sfida e alla scoperta
La Tanami Road attrae un tipo di viaggiatore molto specifico, che cerca la sfida, l’isolamento e l’autenticità piuttosto che il comfort e le attrazioni turistiche tradizionali. Il target di riferimento include:
- Appassionati di 4WD e Road Tripper esperti: coloro che hanno l’esperienza, le competenze e il veicolo giusto per affrontare lunghe distanze su strade non asfaltate in condizioni potenzialmente estreme. Sono viaggiatori preparati per l’autosufficienza e la risoluzione dei problemi.
- Viaggiatori in cerca di remoteness, solitudine e quiete: persone che desiderano allontanarsi dalla civiltà, sperimentare l’isolamento profondo dell’outback e apprezzare la pace, il silenzio e la vastità del deserto come parte integrante dell’esperienza.
- Avventurieri autosufficienti: coloro che sono non solo preparati, ma vogliono dipendere unicamente dalle proprie risorse (carburante, acqua, cibo, attrezzatura di recupero, comunicazioni) per lunghi periodi.
- Viaggiatori culturali di nicchia: interessati a visitare comunità aborigene remote, con rispetto e preparazione adeguata, ad esplorare gallerie d’arte dell’outback come parte di un percorso culturale ed a comprendere il legame intimo tra le popolazioni indigene e la loro terra ancestrale.
- Fotografi e amanti della natura: attratti dai paesaggi unici del deserto, soprattutto nelle “golden hours”, dai cieli notturni incredibili per l’astrofotografia e dalla possibilità di avvistare fauna selvatica adattata a questo ambiente estremo, inclusi i cammelli selvatici.
- Coloro che vogliono un percorso alternativo e veloce (relativamente): viaggiatori che usano la Tanami Road come rotta più diretta, sebbene impegnativa, tra la regione del Kimberley (Halls Creek/Broome) e l’Australia Centrale (Alice Springs/Uluru), consapevoli che “veloce” qui è un concetto relativo e dipendente dalle condizioni della strada.
Questo pubblico è tipicamente composto da individui con una buona esperienza di viaggio, un profondo rispetto per l’ambiente e le culture locali, e una mentalità aperta alla sfida e all’imprevisto.
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Suggerimenti e consigli: prepararsi per la sfida della Tanami e viaggiare in modo responsabile
Affrontare la Tanami Road richiede una preparazione rigorosa, un atteggiamento di profondo rispetto e un approccio estremamente cauto. È un viaggio che può essere incredibilmente gratificante ma anche estremamente pericoloso se sottovalutato. Ricorda che, oltre a tutto questo, è fondamentale aver già ottenuto il visto turistico, come l’eVisitor Australia, prima della partenza, oltre ad una assicurazione sanitaria di viaggio
Nota cruciale sull’aggiornamento delle informazioni: le condizioni della Tanami Road e la disponibilità di servizi possono cambiare rapidamente a causa del meteo, dei lavori stradali o di altre circostanze. Le informazioni qui fornite sono basate su dati generali e recenti al momento della stesura. È ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE VERIFICARE LE ULTIME CONDIZIONI E LA DISPONIBILITÀ DEI SERVIZI PRIMA DI PARTIRE E DURANTE IL VIAGGIO. Le fonti più affidabili sono i report ufficiali sulle condizioni stradali forniti dai governi del Western Australia e del Northern Territory, i centri visitatori locali a Halls Creek e Alice Springs, e forum online affidabili di viaggiatori esperti dell’outback, come quelli dedicati ai viaggi 4WD in Australia.
- Veicolo 4WD essenziale: non tentate la Tanami Road senza un veicolo 4WD affidabile, ben mantenuto e adeguatamente equipaggiato. Un’altezza da terra elevata e sospensioni robuste sono altamente consigliate. Assicuratevi che il veicolo sia stato revisionato di recente.
- Pneumatici: la vostra priorità numero uno. Portate almeno due ruote di scorta e un kit completo e testato per la riparazione degli pneumatici, incluso un compressore d’aria affidabile e un manometro. Le strade sconnesse, la ghiaia affilata e le alte temperature sono una ricetta per le forature. Imparate a cambiare e riparare una gomma in condizioni difficili prima di partire. Considerate pneumatici light truck (LT) rinforzati. Abbassare leggermente la pressione degli pneumatici può migliorare il comfort e la trazione su alcune superfici non asfaltate, ma informatevi sulle pressioni consigliate per l’outback e ripristinatele su asfalto.
- Carburante: non rischiate mai. Questo è CRITICO. La tratta più lunga senza rifornimento è tra Billiluna (WA) e Yuendumu (NT), superando i 600 km. Calcolate il consumo del vostro veicolo su strade non asfaltate, che sarà significativamente maggiore rispetto alla guida su asfalto e aggiungete un buon margine di sicurezza. Portate carburante extra sufficiente in taniche omologate per coprire almeno 800-1000 km di autonomia totale del veicolo. Le stazioni di servizio rimanenti (Billiluna, Yuendumu) possono avere orari limitati o inaspettate carenze di scorte; VERIFICATE SEMPRE LA LORO DISPONIBILITÀ E GLI ORARI PRIMA DI PARTIRE chiamando direttamente le comunità. La chiusura di Rabbit Flat ha reso la pianificazione del carburante molto più critica.
- Acqua: non è mai abbastanza. Portate molta più acqua di quanto pensiate sia necessaria: minimo 7-10 litri a persona al giorno per bere, più acqua per cucinare e lavarsi. La disidratazione è un rischio reale e pericoloso. Le fonti d’acqua lungo la strada quali pozzi, dighe, non sono potabili senza trattamento e spesso sono inaffidabili o secche. Portate sempre una scorta di emergenza significativa in taniche separate. Considerate di avere abbastanza acqua per durare almeno il doppio del tempo previsto per il viaggio in caso di guasti o blocchi.
- Cibo e forniture: Portate cibo sufficiente per l’intera durata del viaggio, più qualche giorno extra in caso di ritardi o imprevisti. Non ci sono negozi lungo la strada al di fuori delle comunità, con assortimento base e orari variabili. Portate un kit completo di pronto soccorso, pezzi di ricambio essenziali per il veicolo quali filtri aria/carburante extra, cinghie, liquidi, attrezzi per riparazioni base, kit di recupero come pala, cinghie da traino.
- Comunicazioni: siete isolati. Non c’è nessuna copertura per i telefoni cellulari lungo la maggior parte della Tanami Road. È ESSENZIALE avere un mezzo di comunicazione satellitare quale telefono satellitare o dispositivo come InReach/Spot per le emergenze. In caso di necessità, questo potrebbe salvarvi la vita. È FONDAMENTALE informare un contatto affidabile del vostro itinerario preciso, dei tempi previsti e dell’orario entro cui, se non vi fate sentire, devono allertare le autorità: un “trip plan” formale lasciato a qualcuno.
- Condizioni stradali specifiche e guida: le condizioni della Tanami Road variano enormemente. I primi tratti fuori Halls Creek e Alice Springs tendono ad essere più utilizzati e quindi spesso più ondulati. Le sezioni nel cuore del deserto potrebbero avere più sabbia soffice o “bull dust”. Attraversamenti di fiumi secchi possono essere insidiosi dopo le piogge, anche se leggere, o nascondere sabbia o ghiaia profonda.
- Guidate con prudenza e a una velocità ADEGUATA alle condizioni, non al limite di velocità. Le ondulazioni sono estenuanti; trovate una velocità, spesso ideale tra 60-80 km/h, ma anche molto meno, che vi permetta di “galleggiare” su di esse se possibile, ma siate pronti a rallentare drasticamente per tratti peggiori.
- Fate attenzione ai “bull dust holes”, buche piene di polvere finissima che sembrano solide ma in cui il veicolo può affondare bruscamente.
- Siate consapevoli del traffico in avvicinamento, principalmente altri 4WD e occasionali camion/road train che sollevano ENORME quantità di polvere che riduce la visibilità a zero per decine di secondi; rallentate e spostatevi il più possibile a lato.
- Fermatevi spesso per riposare ed evitare la fatica, che è un fattore di rischio maggiore su queste strade.
- Periodo migliore: viaggiate solo nella stagione secca, generalmente da maggio a ottobre. La stagione umida, tra novembre e aprile, rende la strada impraticabile a causa di fango, inondazioni e caldo/umidità estremi, tipici del clima tropicale australiano. Anche nella stagione secca, il caldo può essere intenso; pianificate la guida nelle ore più fresche della giornata.
- Permessi e rispetto: siete su terre tradizionali aborigene e aree pastorali. Rimanete sulla strada principale, chiudete sempre i cancelli che attraversate su terre pastorali e rispettate le comunità aborigene. Se deviate per visitare comunità o aree come Lake Gregory (Paruku), verificate i requisiti per i permessi con le comunità o gli uffici IPA pertinenti (es. a Mulan o Billiluna). Non campeggiate al di fuori delle aree designate senza permesso. Abbiate un atteggiamento rispettoso e consapevole.
- Fauna selvatica: fate attenzione alla fauna selvatica australiana, inclusi cammelli selvatici, bestiame, canguri, dingo e altri animali, specialmente all’alba e al tramonto, quando sono più attivi.
- Mappe e GPS: non fate affidamento solo sul GPS. Portate mappe cartacee dettagliate della regione. Un GPS satellitare o un’app di navigazione offline su tablet/telefono può essere utile, ma la conoscenza base dell’orientamento e una mappa cartacea sono essenziali in caso di guasti elettronici.
Domande frequenti (FAQ) sulla Tanami Road
- Quanto tempo ci vuole per percorrere la Tanami Road? Tipicamente, il percorso richiede almeno 2 giorni interi di guida intensiva da Halls Creek ad Alice Springs, o viceversa, senza considerare soste significative o deviazioni, come Wolfe Creek o Lake Gregory, ad esempio. Con le soste e le deviazioni, pianificate 3-4 giorni o più.
- Serve un veicolo 4WD? Posso usare un veicolo 2WD o un camper/caravan? Sì, un veicolo 4WD robusto e ben preparato è essenziale e altamente raccomandato. La strada è in gran parte non asfaltata e le condizioni del piano caratterizzato da ondeggiamenti, sabbia e sassi, richiedono le capacità di un 4WD. È fortemente sconsigliato tentare la Tanami Road con un veicolo 2WD o con camper/caravan stradali, che subirebbero danni quasi certi e potrebbero bloccarsi facilmente.
- È pericoloso viaggiare da soli sulla Tanami Road? Viaggiare da soli aumenta il rischio. In caso di guasto o emergenza, si è completamente isolati. Se viaggiate da soli, una preparazione ancora più meticolosa, un dispositivo di comunicazione satellitare e un piano di viaggio formale sono assolutamente obbligatori. Viaggiare con almeno un altro veicolo è più sicuro.
- Dove posso trovare carburante e acqua lungo la strada? I punti di rifornimento sono estremamente limitati: Billiluna (WA) e Yuendumu (NT). La distanza tra questi due punti è di circa 600 km. È indispensabile trasportare carburante extra. L’acqua potabile non è disponibile lungo la strada al di fuori di questi punti; dovete portare tutta l’acqua necessaria con voi. VERIFICATE SEMPRE ORARI E DISPONIBILITÀ PRIMA DI PARTIRE.
- Qual è il periodo migliore per affrontare la Tanami Road? La stagione secca, da maggio a ottobre, è il periodo migliore. Le temperature sono più miti e le strade sono generalmente aperte, anche se le condizioni variano. La stagione umida, da novembre ad april, porta caldo estremo, piogge che rendono la strada impraticabile e potenziali inondazioni.
- Devo ottenere permessi speciali? Potrebbero essere necessari permessi per accedere o campeggiare in specifiche aree che deviano dalla strada principale, in particolare su terre aborigene come quelle intorno a Lake Gregory (Paruku). Informatevi presso i centri visitatori locali o gli uffici delle comunità/IPA prima di deviare.
- C’è qualcosa di interessante da vedere oltre la strada stessa? Assolutamente sì! Le principali attrazioni accessibili con deviazioni sono il cratere di Wolfe Creek e Lake Gregory (Paruku) per birdwatching e campeggio, sempre dotati di permessi. Le comunità di Balgo e Yuendumu offrono l’opportunità di visitare gallerie d’arte e centri culturali, sempre verificando la possibilità e nel totale rispetto delle usanze locali. Il paesaggio desertico stesso, il cielo stellato e la fauna selvatica sono attrazioni continue.
La Tanami Road non è solo un percorso, è un rito di passaggio per chi cerca la vera essenza dell’outback australiano. È un’esperienza che testa la preparazione, la resilienza e la capacità di apprezzare la bellezza e la maestosità nella sua forma più selvaggia e inospitale. Bisogna affrontarla con rispetto, preparazione maniacale e una mente aperta, per scoprire un lato dell’Australia che pochi hanno la possibilità di vedere, un viaggio che resterà scolpito dentro per sempre.