Ho un Precedente Penale: Posso Richiedere l’eVisitor (651) per l’Australia?
Sommario Articolo
- Sezione 501: perché l’Australia valuta la Tua “qualità morale duratura”
- La regola d’oro del requisito di carattere (Character Test)
- Quando l’eVisitor (651) viene rifiutato e la domanda viene bloccata
- L’alternativa obbligatoria: Il visto turistico subclass 600
- La documentazione essenziale per il subclass 600 (assistenza specialistica)
- Non rischiare il rifiuto: La nostra consulenza personalizzata (valutazione e indirizzamento)
- FAQ: domande frequenti su precedenti penali e visto Australia
Importante – Nessuna consulenza legale o di immigrazione
Le informazioni in questa pagina sono di carattere generale e si basano sulle linee guida pubbliche del Department of Home Affairs australiano. Ogni domanda di visto viene valutata caso per caso dalle autorità australiane.
Se hai precedenti penali, procedimenti in corso o dubbi su cosa dichiarare:
- valuta di parlare con un avvocato o con un migration agent registrato (MARA) per avere una consulenza personalizzata;
- consulta sempre le informazioni ufficiali sul Character requirements for visas sul sito del Department of Home Affairs, perché regole e procedure possono cambiare.
Visto-Australia.it non fornisce consulenza legale o di immigrazione: il nostro servizio riguarda solo il supporto alla richiesta del visto turistico eVisitor (651) per i richiedenti idonei e senza criticità note.
Se stai preparando il tuo viaggio verso l’Australia, ma porti con te il peso di una condanna o di un precedente penale, anche se avvenuto molti anni fa o se considerato un reato minore nel tuo Paese, sei di fronte al più grande ostacolo nella richiesta del visto: il Requisito di Carattere.
Il Dipartimento australiano per gli Affari Interni (Department of Home Affairs) non fa sconti. In materia di ingresso, la rigorosità è massima, e il Character Test è il filtro cruciale che valuta ogni richiedente per prevenire qualsiasi potenziale rischio per la comunità. Ignorare questo requisito è il motivo principale dei rifiuti per i viaggiatori italiani.
Sezione 501: perché l’Australia valuta la Tua “qualità morale duratura”
Il Dipartimento degli Affari Interni australiano considera ogni richiedente visto, anche per turismo, attraverso il prisma della Sezione 501 del Migration Act 1958. Questo non è un semplice check burocratico, ma una valutazione sulla tua “qualità morale duratura” (enduring moral quality). Prima di procedere con qualsiasi domanda, è fondamentale capire che il sistema automatizzato (eVisitor) fallisce immediatamente se la tua storia indica un potenziale rischio per la comunità australiana.
La criticità del requisito nascosto
Molti richiedenti credono che l’eVisitor (651) sia un processo automatico e che i precedenti “lievi” (come denunce per piccoli furti, reati stradali gravi, o condanne brevi) non vengano rilevati.
Esempio generale: ci è stato segnalato il caso di un richiedente a cui è stato rifiutato l’eVisitor perché non aveva dichiarato una condanna penale in Italia, risalente a oltre 10 anni prima, per un reato che aveva comportato una pena di alcuni mesi (pena sospesa). Le autorità australiane hanno rilevato l’informazione tramite i controlli di routine e hanno emesso il rifiuto non solo per il precedente, ma per la mancanza di trasparenza nella dichiarazione.
Questo esempio è puramente illustrativo e non garantisce in alcun modo che casi simili vengano trattati allo stesso modo: solo il Department of Home Affairs può valutare il singolo caso sulla base dell’intero fascicolo del richiedente.
In questa guida, i nostri specialisti chiariscono la linea di demarcazione netta tra:
- Ottenimento automatico dell’eVisitor (651).
- Obbligo di richiedere il più complesso Visitor Visa (Subclass 600) con documentazione allegata.
Non rischiare che un errore di compilazione o una sottovalutazione compromettano il tuo viaggio. Se non hai precedenti penali o altre criticità note e vuoi solo richiedere un visto turistico eVisitor (651), puoi iniziare dalla nostra Homepage di Visto-Australia.it, dove trovi il modulo in italiano e le istruzioni passo passo.
Se invece hai condanne, procedimenti in corso o dubbi sul Character Test, non basarti solo su questa guida o su risorse online generiche: è opportuno valutare di parlare con un migration agent registrato o con un avvocato, e consultare sempre le informazioni ufficiali su Character requirements for visas prima di inviare qualsiasi domanda.
La regola d’oro del requisito di carattere (Character Test)
Il Requisito di Carattere (Character Test), regolato dalla Sezione 501 del Migration Act 1958, si applica in modo intransigente a tutti i richiedenti visto, senza eccezioni, ed è progettato per garantire che l’Australia ammetta solo individui che non rappresentino alcun rischio per la sua comunità.
L’applicazione di questo test va oltre la semplice condanna; l’autorità valuta il tuo potenziale comportamento futuro.
Il fallimento del Character Test si verifica se l’autorità ritiene che tu possa:
- Essere coinvolto in attività criminali in Australia.
- Molestare, intimidire, o arrecare danno a una persona o a un gruppo.
- Rappresentare un rischio per la sicurezza, la salute pubblica, o l’integrità del sistema di visti.
- Avere associazioni con individui o gruppi che possono rappresentare un rischio.
Il criterio cruciale: La soglia invalicabile dei 12 mesi di reclusione
Il fallimento automatico che impatta la maggior parte dei richiedenti visti turistici è legato alla durata delle pene detentive imposte:
Una persona fallisce il Character Test se è stata condannata a uno o più periodi di reclusione per un totale di 12 mesi o più.
Questa è una semplificazione di quanto riportato nelle indicazioni pubbliche del Department of Home Affairs sulla definizione di substantial criminal record in relazione al Character Test. Per il testo ufficiale, completo e aggiornato, fai sempre riferimento alla pagina Character requirements for visas e, se necessario, chiedi supporto a un professionista qualificato. Le soglie, gli esempi e le modalità di valutazione possono cambiare nel tempo.
Questo è il criterio più rigido e meno negoziabile per l’ottenimento di un visto rapido come l’eVisitor (651).
Attenzione ai Dettagli Tecnici: Questo criterio si applica anche se la pena è stata sospesa, convertita in misure alternative (come lavori socialmente utili, arresti domiciliari, o libertà vigilata) o se il reato rientra nella categoria dei crimini a sfondo sessuale o di violenza, indipendentemente dal fatto che la pena sia stata scontata o meno. Conta l’entità della pena comminata.
Esempio di Casistica Rigida (Importanza dell’Assistenza):
- Caso A: Somma di Pene Brevi: Un utente ha subito due condanne separate di 6 mesi ciascuna, totalizzando 12 mesi esatti di reclusione (anche se la pena totale era sospesa). Sebbene singolarmente non superassero i 12 mesi, il totale cumulato è stato sufficiente per far scattare il fallimento del Character Test e il rifiuto automatico dell’eVisitor.
- Caso B: Reati Gravi non Detentivi: Anche se la pena detentiva è stata inferiore ai 12 mesi, se il reato coinvolge abusi su minori, violenza domestica, o traffico di droga, l’Ufficiale ha il potere discrezionale di negare il visto, poiché la persona è considerata a “rischio per la comunità”.
Fonte Ufficiale: Per un elenco completo delle condizioni che determinano il fallimento del Character Test e l’applicazione della Sezione 501, consulta la pagina ufficiale del Department of Home Affairs australiano.
Quando l’eVisitor (651) viene rifiutato e la domanda viene bloccata
L’eVisitor (Subclass 651), il visto per i cittadini europei, è progettato per essere un processo rapido e a basso attrito, gestito da un sistema di grant automatico e digitale. Tuttavia, questa velocità si basa sulla presunzione di un rischio minimo. Appena il sistema rileva un rischio potenziale – e in questo rientra il fallimento automatico del Character Test – la domanda viene bloccata.
L’inevitabilità della scoperta (Il dipartimento non lavora “a caso”)
Contrariamente alla credenza popolare, il Dipartimento australiano interroga attivamente i database internazionali e utilizza accordi di intelligence sharing. Dichiarare il falso o omettere precedenti penali non è un rischio calcolato, ma un errore garantito di fallimento:
Se i dati della tua fedina penale (che il Dipartimento interroga tramite database internazionali) superano la soglia dei 12 mesi di reclusione, la tua richiesta eVisitor verrà respinta con notifica di fallimento del Character Test.
Esempio di Rifiuto Automatico:
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Esempio di rifiuto automatico (generale): Si consideri il caso di un richiedente con una singola condanna a 14 mesi di reclusione (pena sospesa). Anche se la pena non è stata scontata, il sistema automatico può rilevare la durata nominale della condanna. In situazioni simili, la richiesta eVisitor può essere rifiutata con motivazione legata alla Sezione 501, rendendo necessaria – se ancora si desidera viaggiare – una domanda di Visitor visa (Subclass 600) molto più strutturata.
Questo è solo un esempio generale: solo il Department of Home Affairs può valutare il singolo caso sulla base dell’intero fascicolo del richiedente.
Conseguenze gravi di un rifiuto per errore o falsa dichiarazione
Il rifiuto di un visto ha ripercussioni che vanno ben oltre il semplice blocco del viaggio. Richiedere il visto sbagliato o mentire nel modulo ha effetti a catena:
- Ritardi Complessi e Costosi: Un rifiuto richiede di dover dichiarare il precedente insuccesso nella domanda successiva (il Visto 600), complicando e allungando i tempi di elaborazione. L’Ufficiale dovrà esaminare il motivo del rifiuto e il tuo fascicolo diventa “a rischio”.
- Rischio di Ban (Divieto di Ingresso): Fornire informazioni false o omettere precedenti penali porta al rifiuto immediato per violazione delle condizioni di carattere e integrità. Questo può risultare in un divieto di ingresso pluriennale (spesso di tre anni) in Australia, anche per i visti futuri.
- Perdita di Credibilità: L’integrità è fondamentale. Una volta persa la fiducia del Dipartimento, ogni richiesta successiva sarà esaminata con massimo sospetto.
La Soluzione Inizia con la Conoscenza: Prima di avviare qualsiasi richiesta, è fondamentale sapere se si è idonei all’eVisitor o se si rientra subito nella casistica Visto 600. Per comprendere se, oltre al tuo precedente, rispetti tutti gli altri requisiti (nazionalità, scopo del viaggio, validità del passaporto), leggi la nostra guida sulle differenze: eVisitor vs ETA: Le 5 Differenze Cruciali.
L’alternativa obbligatoria: Il visto turistico subclass 600
Se non soddisfi il Character Test per l’eVisitor (a causa della soglia dei 12 mesi o per altri motivi gravi), l’unica via percorribile è richiedere il Visitor Visa (Subclass 600) nello Stream Turistico.
Il Visto 600 non è automatico, ma richiede una valutazione manuale da parte di un Ufficiale di Immigrazione.
- Valutazione Individuale: L’Ufficiale esaminerà l’entità del reato, il tempo trascorso, il tuo pentimento e la probabilità che tu possa rappresentare un rischio.
- Costi e Tempi: Il Visto 600 comporta un costo governativo significativamente più elevato (verificare sempre il Pricing Estimator ufficiale) e tempistiche che possono variare da 4 a 12 settimane, a seconda della complessità del caso e della necessità di ulteriori indagini.
La documentazione essenziale per il subclass 600 (assistenza specialistica)
Per una domanda Visto 600 che coinvolge precedenti penali, la trasparenza e la completezza della tua documentazione sono i tuoi unici alleati. Non stai solo compilando un modulo; stai presentando il tuo caso di riabilitazione a un Ufficiale di Immigrazione.
La tua richiesta deve essere supportata da un portfolio probatorio che superi il fallimento iniziale del Character Test.
- Casellario Giudiziale e Carichi Pendenti: Questi sono i documenti di base che attestano la tua situazione penale. Devono essere ufficiali e completi. Se richiesto, la traduzione deve essere eseguita da un traduttore certificato NAATI (National Accreditation Authority for Translators and Interpreters), un requisito che non ammette traduzioni “fai da te” o non certificate.
- Dichiarazione Personale (Statement of Regret): Questo è un documento fondamentale che va oltre la semplice ammissione di colpa.
- Deve essere onesta, dettagliata e contestualizzare l’evento (es. l’età al momento del reato, le circostanze attenuanti).
- Deve dimostrare in modo inequivocabile la tua riabilitazione e la piena comprensione della gravità dell’atto. È qui che si gioca gran parte dell’approvazione. Un esempio di successo è l’inclusione di una prova di risarcimento del danno o un’attività di volontariato svolta post-condanna.
- Prove di Carattere e Referenze: Sono le testimonianze di terze parti sulla tua condotta attuale. Lettere di supporto da datori di lavoro attuali, enti di beneficenza dove sei attivo, o membri della comunità con una posizione rispettabile, che attestano la tua buona condotta e il tuo valore attuale.
- Prova di Ritorno (Legami con l’Italia): Documenti che dimostrino il tuo forte legame con il Paese di residenza (contratto di lavoro stabile, prova di proprietà immobiliare, legami familiari stretti). Questo rassicura l’Ufficiale sulla tua intenzione di soggiornare solo temporaneamente in Australia.
ATTENZIONE: L’omissione di informazioni su una condanna passata verrà considerata come fornitura di “false information” e comporterà un rifiuto automatico e un probabile ban (divieto di ingresso) pluriennale.
L’annullamento del visto per lavoro illegale (violazione della condizione 8101 – No work) o per altri gravi motivi legati al carattere può comportare anche un divieto di rientro in Australia per più anni. Se ti hanno mai proposto di “lavorare in nero con il visto turistico” o hai dubbi su cosa sia considerato lavoro non autorizzato, puoi approfondire nella guida dedicata: Lavorare in Australia con eVisitor (651) o ETA (601): regole sul lavoro non autorizzato .
Non rischiare il rifiuto: La nostra consulenza personalizzata (valutazione e indirizzamento)
Affrontare una domanda di visto in presenza di precedenti penali o di procedimenti in corso richiede una profonda conoscenza della legislazione migratoria australiana e delle aspettative del case officer. Non è il momento di improvvisare o di basarsi solo su informazioni trovate online.
Visto-Australia.it non è uno studio legale né un servizio di immigrazione: non possiamo dirti se supererai il Character Test e non gestiamo domande di Visitor visa (Subclass 600) o di altri visti diversi dall’eVisitor (651). Quello che possiamo fare, in modo trasparente, è aiutarti a capire se rientri nel profilo tipico di chi richiede l’eVisitor senza criticità note e come compilare correttamente il modulo in italiano.
- Verifica di base dell’idoneità all’eVisitor: quando compili il nostro modulo, ti invitiamo a dichiarare in modo completo e veritiero eventuali precedenti o criticità. Se dalle informazioni che ci fornisci emerge che potresti non essere idoneo all’eVisitor, ti segnaliamo la criticità e ti ricordiamo che solo il Department of Home Affairs o un professionista qualificato può valutare il tuo caso.
- Nessuna gestione di visti 600 o pratiche complesse: se la tua situazione rientra in scenari che richiedono normalmente un Visitor visa (Subclass 600) con un portfolio documentale articolato (casellario, referenze, dichiarazioni personali, ecc.), ti invitiamo esplicitamente a valutare il supporto di un migration agent registrato (MARA) o di un avvocato, perché si tratta di attività che esulano dal nostro servizio.
- Supporto mirato all’eVisitor: se, sulla base delle informazioni da te dichiarate, rientri nel profilo standard di richiedente eVisitor (senza precedenti penali rilevanti o altre criticità note), ti assistiamo nella compilazione del modulo in italiano e nella verifica formale dei dati prima dell’invio sul sito ufficiale del Governo australiano.
Per situazioni complesse legate al Character Test (ad esempio condanne significative, più reati o procedimenti in corso), è sempre consigliabile fare riferimento alle informazioni ufficiali del Department of Home Affairs sulla pagina Character requirements for visas e, se possibile, farsi seguire da un professionista qualificato che possa analizzare il tuo caso nel dettaglio.
Esempio generale: un richiedente con più condanne che superano la soglia dei 12 mesi cumulativi può aver bisogno di un portfolio documentale articolato (casellario, dichiarazione personale, referenze, traduzioni NAATI, ecc.). In scenari simili, non è sufficiente un semplice modulo online: è opportuno farsi seguire da un migration agent registrato o da un avvocato esperto in immigrazione australiana.
Non affrontare da solo l’esame del Requisito di Carattere. Per una panoramica completa su tutti i requisiti di salute e carattere che influiscono sulla tua domanda, consulta la nostra: Guida Completa ai Visti Australia.
FAQ: domande frequenti su precedenti penali e visto Australia
Devo dichiarare anche un vecchio reato “minore” nel modulo per il visto Australia?
Sì: in generale è fondamentale rispondere in modo vero e completo alle domande sul Character presenti nel modulo del visto. Se il formulario chiede se hai mai avuto condanne, procedimenti o reati, non devi basarti sulla tua interpretazione di “minore” o “non importante”.
Il Department of Home Affairs si aspetta che tu risponda alle domande così come sono formulate nel modulo ufficiale. Se non sei sicuro su come interpretare una domanda, è prudente consultare le istruzioni ufficiali o un professionista (avvocato / migration agent), piuttosto che rischiare di omettere informazioni.
Se il reato è stato estinto o cancellato dal casellario nel mio Paese, devo comunque dichiararlo?
Questo è uno dei punti più delicati. I concetti di “reato estinto”, “riabilitazione” o “cancellazionedal casellario” nel tuo Paese non sempre coincidono con il modo in cui il governo australiano valuta il Character e il substantial criminal record.
Nelle linee guida ufficiali sul Character requirements for visas , il Department of Home Affairs spiega che la valutazione può considerare anche fatti risalenti nel tempo, a seconda del caso.
Per questo motivo, se hai dubbi su cosa risulti ancora rilevante, è consigliabile:
- leggere con attenzione le domande del modulo (e le note allegate);
- chiedere parere a un professionista qualificato (avvocato / migration agent);
- evitare di basarti solo sull’idea che “in Italia è estinto, quindi non conta più”.
Cosa succede se sbaglio a rispondere o dimentico di dichiarare un precedente?
Fornire informazioni false, fuorvianti o incomplete in una domanda di visto è considerato molto serio dal Department of Home Affairs. Anche un’omissione “in buona fede” può essere vista come mancanza di trasparenza, soprattutto se riguarda il tuo Character.
Le possibili conseguenze possono includere:
- rifiuto del visto che stai chiedendo;
- cancellazione di un visto già concesso, se l’omissione viene scoperta dopo;
- in alcuni casi, un divieto di nuova domanda per un certo periodo.
Solo le autorità australiane possono decidere come gestire un errore o un’omissione; per questo è sempre meglio essere precisi e, in caso di dubbio, cercare assistenza prima di inviare la domanda.
Se le mie condanne sono tutte sotto i 12 mesi, supero automaticamente il Character Test?
No. La soglia dei 12 mesi di reclusione è uno degli elementi chiave per definire unsubstantial criminal record, ma non è l’unico criterio e non esiste una regola semplice del tipo “sotto i 12 mesi è tutto a posto”.
Il Department of Home Affairs, in base alle proprie linee guida sul Character Test, può considerare:
- il tipo di reato (violenza, droga, reati contro la persona, ecc.);
- il numero di episodi e la presenza di recidiva;
- quanto tempo è passato;
- altri elementi della tua storia personale.
Anche con condanne inferiori ai 12 mesi il visto può essere rifiutato: ogni domanda è valutata caso per caso dalle autorità australiane.
E se ho un procedimento penale in corso, ma nessuna condanna definitiva?
Anche la presenza di procedimenti in corso può essere rilevante per il Character Test, a seconda di come sono impostate le domande del modulo e delle informazioni richieste dal Department of Home Affairs. In alcuni casi ti può essere chiesto di fornire dettagli, documenti ufficiali o spiegazioni aggiuntive.
Non esiste una risposta unica valida per tutti: il rischio è diverso a seconda del tipo di accusa, dello stato del procedimento e di molti altri fattori. Se ti trovi in questa situazione, è prudente:
- leggere attentamente le istruzioni del visto che vuoi richiedere;
- consultare le linee guida ufficiali sui
Character requirements for visas ; - valutare il supporto di un avvocato o di un
migration agent registrato (MARA) prima di presentare la domanda.